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PDF che passione !

Quando un documento digitale ha come estensione .pdf , acronimo di Portable Document Format, indica un tipo di file contraddistinto da un codice di descrizione di pagina sviluppato nel corso degli anni ‘90 dall’azienda Adobe Systems Inc. Formato di uso esteso, ha come obiettivo fondamentale la visualizzazione e riproduzione di documenti di testo e immagini in modo indipendente dall'hardware e dal software utilizzati per generarli.
Per queste motivazioni il Portable Document Format si è notevolmente evoluto nel tempo confermandosi risorsa indispensabile per moltissimi impieghi. Nel 2005 nasce il sottoformato PDF/A, utilissimo per archiviare documenti, successivamente nel gennaio 2007 Adobe inizia il percorso per trasformare l’estensione in un formato standard ISO. Dal luglio 2008, con l’approvazione della norma ISO 32000, il formato diventa aperto e decade l’obbligo di pagare royalty ad Adobe Systems, da quel momento chiunque può creare liberamente nuovi applicativi in grado di leggere e scrivere il file senza più incorrere in dispute legali con l’azienda detentrice dei brevetti.
La conformità alle norme ISO ha promosso sempre più il formato come mezzo indispensabile per lo scambio di documenti elettronici idonei all'archiviazione, alla progettazione tipografica e alla stampa. Si può inoltre creare file PDF dedicati a soddisfare vari standard di fruibilità e quindi rendere più accessibili i contenuti digitali anche alle persone diversamente abili.
Ciascun elaborato salvato in PDF racchiude una descrizione degli elementi bidimensionali costitutivi del documento come Titolo, Autore, testo, stili di carattere (font), immagini, creazioni vettoriale 2D e, dopo lo sviluppo di Acrobat 3D, anche componenti di grafica tridimensionale.

I principali punti di forza

Elenchiamo più in dettagliato ciò che può descrivere e contenere questo genere di file.

    • In questo formato si possono racchiudere le più diverse combinazioni di testi, elementi audio o video, parti di tipo ipertestuale ad esempio segnalibri e collegamenti, connessioni e miniature di pagine.
    • Un documento PDF non perde la formattazione originaria quando viene inviato ad altri utenti.
    • Il formato è tra i più apprezzati mezzi per lo scambio di documenti sul Web. La sua praticità consente un’estesa utilizzazione da parte di singoli privati, governi, enti educativi ed aziende.
    • Come già accennato, il PDF è un formato aperto le cui specifiche sono gestite da un ente di standardizzazione che opera in un’ottica non proprietaria. Accanto ad applicativi commerciali come Microsoft Office, WordPerfect Office Suite o altri troviamo numerosi programmi gratuiti e liberi tra cui Openoffice.org, LibreOffice, Calligra Suite, Scribus oltre il sistema di composizione testi LaTeX tutti perfettamente idonei a creare, visualizzare o modificare documenti in questo formato.
    • I documenti in PDF possono essere crittografati per preservarne il contenuto ed è possibile firmarli digitalmente.
    • I file .pdf  possono essere originati da qualsiasi applicazione anche se prive di questa specifica funzionalità purché venga installata una "stampante virtuale" nel sistema operativo.
    • Il formato PDF è concepito per essere indipendente dai diversi dispositivi di utilizzo, quindi può essere stampato da una stampante ad aghi, a getto d'inchiostro, laser o da una tipografia. Per ottimizzare il corretto impiego quando si genera il file è ovviamente essenziale impostate le opzioni più adeguate.
    • Il PDF è multipiattaforma, garantisce la salvaguardia dell'aspetto e della struttura del documento originale e può essere tranquillamente utilizzato sui più diversi sistemi operativi (GNU / Linux, MacOS, Unix, Windows ).



Gli standard

Il Portable Document Format nel tempo è stato standardizzato in una serie di sottoformati indicati per usi diversi, che sono:
    • PDF/A (PDF/Archiving) per l'archiviazione a lungo termine;
    • PDF/X (PDF/eXchange) per le arti grafiche e la prestampa;
    • PDF/E (PDF/Engineering) per la documentazione di tipo ingegneristico;
    • PDF/H (PDF/Healthcare) per il settore sanitario;
    • PDF/UA (PDF/Universal Accessibility) per l'accessibilità.


Di conseguenza, se si ha necessità di archiviare o inviare un file PDF in modo sicuro e con la più estesa facilità di lettura, è opportuno ricorrere al formato PDF/A. Questo, strutturato in ulteriori sottoformati, è stato codificato il 28 settembre 2005 come standard ISO 19005-1:2005 Document management - Electronic document file format for long-term preservation - Part 1: Use of PDF (PDF/A1).


La norma chiarisce due differenti possibili livelli di conformità allo standard:
    • PDF/A-1a (ISO 19005-1 Level A Conformance in Part 1)
    • PDF/A-1b (ISO 19005-1 Level B Conformance in Part 1)


I sopra elencati livelli di conformità sono implementati nella più semplice versione 1.4, che si rivela sicuramente più duttile per quanto riguarda l’inserimento di particolari contenuti, ma può causare un indubbio grado di dipendenza dal sistema informatico col quale è generato il documento.


La norma ISO 19005-2 definisce invece tre possibili differenti livelli di conformità allo standard:
    • PDF/A-2a (ISO 19005-2 Level A Conformance)
    • PDF/A-2b (ISO 19005-2 Level B Conformance)
    • PDF/A-2u (ISO 19005-2 Level U Conformance)


La norma ISO 19005-3 determina altri tre possibili distinti livelli di conformità allo standard:
    • PDF/A-3a (ISO 19005-3 Level A Conformance)
    • PDF/A-3b (ISO 19005-3 Level B Conformance)
    • PDF/A-3u (ISO 19005-3 Level U Conformance)


Il formato è in costante evoluzione come per esempio il PDF/E ed il PDF/VT (“V” sta per “Variable” e “T” per “Transactional”) nel quale potrebbero essere inseriti formati del tipo U3D (Universal 3D). Quest’ultimo è un formato libero e scalabile rivolto alla condivisione e visualizzazione di progetti 3D interattivi, derivanti dai settori del CAM (Computer-Aided Manufacturing) e del CAE (Computer-Aided Engineering). Il formato U3D è stato riconosciuto dall'Ecma International (European Computer Manufacturers Association) come standard ECMA 363. In conclusione è divenuto possibile incorporare in un PDF un progetto 3D, per esempio creato con un software libero come Blender, senza più alcuna difficoltà.


Immagine 3D creata con il programma Blender, file inseribile in un PDF/VT.

BIBLIOGRAFIA
https://it.wikipedia.org/wiki/Portable_Document_Format
https://it.wikipedia.org/wiki/U3D